€ 1.689.375,00 di soldi pubblici: Cosa ci resterà?

Quando frequentavo le scuole medie a Contessa Entellina negli anni ‘80, c’era una parte dell’edificio scolastico dove non ero mai entrato, dove non ci portavano quasi mai a fare Educazione Fisica e, quando finalmente potemmo accedervi per la prima volta, fu un gran divertimento.

Era la palestra comunale, nuovissima e grandissima. Quelle rare volte che ci entrai, mi ricordo che correvamo in quel grande spazio e poi prendevamo a scivolare sul pavimento. Era davvero bello!

Poco dopo, la palestra diventò inagibile ma non bambini non capivamo bene quale fosse il motivo.

Poi, una parte degli spazi, diventarono biblioteca, un’altra parte fu adibita ad attività ricreative e, nella parte bassa dell’immobile, fu creato l’Antiquarium di Entella.

Ad un certo punto nacque il progetto di una nuova palestra, grandissima adiacente, questa volta, alla scuola elementare. Per costruirla, si dovette sacrificare un bar e uno spazio verde ma, anche questa struttura, risultò sproporzionata rispetto alle esigenze del comune e, quindi, una parte venne adibita ad uffici e un’altra a biblioteca mentre la “reale” palestra, venne usata poche volte da adulti ma quasi MAI dai bambini della scuola elementare. Infatti, nel frattempo, la scuola elementare venne spostata nell’edificio della scuola media e nessuno ha mai pensato che comunque (chiudendo una strada) i bambini ne potessero usufruire.

Quindi, nonostante la presenza di un’attrezzata e bella palestra a Contessa Entellina, oltre a quella inagibile, in questo decennio i miei figli hanno svolto le lezioni di Educazione Fisica nel corridoio della scuola media o nello spiazzale cementato a cielo aperto.

E’ di pochi giorni fa la notizia che il comune ha ottenuto 1 milione e 600 mila euro per la demolizione e ricostruzione della prima palestra costruita dopo il terremoto del Belìce. Questo vuol dire che il comune di Contessa Entellina avrà a disposizione ben due (2) palestre, anzi tre (3) considerando anche quella all’aperto presso una villa, per un totale di circa 10 – 20 persone che potrebbero frequentarle.

Una notizia assurda considerata la cifra spesa e, tuttavia, completamente in linea con le logiche della “politica siciliana” che finanzia progetti spesso inutili, e dei politici locali che, spesso, possono solo dire sì o no, rinunciare o no ai finanziamenti utili solo per i progettisti e le grandi imprese.

Per tali ragioni, sarebbe opportuno evitare i proclami finalizzati allo sperpero piuttosto che alla realizzazione di opere concrete di pubblica utilità, e vorrei vedere invece una classe politica che avesse il coraggio di dire “no” e che avesse un progetto di sviluppo reale per i territori, un progetto che sia espressione dei bisogni della gente e non calato dall’alto solo per mere logiche politiche.

Qualche giorno fa ho segnalato che nella riunione dei Sindaci a Contessa Entellina fossero assenti le persone e le associazioni perché, concedendo loro la possibilità di parola, emergerebbero altre esigenze, quelle reali del territorio. Si assiste infatti, ad una rassegnazione e accettazione da parte delle persone, al punto da legittimare la carenza di opere utili e da giustificare l’abbondanza di opere inutili che, apparentemente, si pensava venissero costruite nella prima repubblica e, invece, “è sempre la stessa storia”.

Per riassumere:

  • c’era una palestra (adiacente alla scuole medie) che non veniva utilizzata, poi dichiarata in parte inagibile e nei suoi locali sono stati spesi soldi per una biblioteca e per l’Antiquarium che, in pochi anni, sono diventati anch’essi inagibili;
  • intanto è stata costruita un’altra palestra grandissima, vicino alla scuola elementare “storica” ma, poi, la scuola elementare è stata trasferita nell’edificio della scuola media. La palestra nuova è rimasta chiusa per tanti anni e, siccome i locali erano troppo grandi per le reali esigenze, all’interno di parti di essa sono stati creati degli uffici;
  • Intanto, la biblioteca è stata trasferita all’interno dell’edificio della scuola elementare “storica” e l’Antiquarium, i cui locali sono diventati inagibili, sta per essere trasferito presso le stesso edifico della scuola elementare “storica” con un altro finanziamento.
  • Nella nuova palestra intanto si sono avute attrezzature e nella villa vicino al campo di calcello prima un finanziamento per la villa comunale con campo da bocce e pista di pattinaggio e dopo nello stesso posto parco delle piante aromatiche e addirittura la pista di pattinaggio e poi con un altro finanziamento si è trasformata in isola ecologica o qualcosa del genere e palestra all’aperto.
  • E’ poi di questi giorni la notizia del finanziamento di 1 milione e 600 mila euro per abbattere e ricostruire tutti i locali della vecchia palestra.

Non è straordinario? E ripeto i nostri ragazzi fanno educazione fisica nel corridoio della scuola e nello spiazzale in cemento senza attrezzi, forse un pallone.

Quanti soldi sono stati spesi per il girotondo e riadattamento di queste strutture?

Sono trascorsi 40anni, sono stati spesi milioni di lire e di euro in questi quattro decenni, le generazioni si sono succedute senza che nessuna di esse abbia potuto usufruire adeguatamente di queste strutture.

Nulla è cambiato.

I soldi investiti dallo Stato nel territorio per realizzare le stesse identiche opere diventano cenere, macerie, perché se veramente ci fosse un progetto di sviluppo, gli stessi soldi avrebbero potuto essere investiti in altre iniziative più utili. Ancora una volta la gente si accontenta delle briciole.

Esultare per la demolizione e la ricostruzione di un edificio di soli 40 anni significa accettare lo sperpero di denaro pubblico che invece potrebbe essere usato per generare altre opportunità lavorative per i nostri figli e per le nostre piccole comunità. Mi chiedo quando alzeremo la testa!

Continuando con questo genere di politica, cosa ci resterà?

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